... Del "chi non vince non conta un cazzo".
Oggi il Milan si gioca la qualificazione Champion's con l'Empoli (miracoli di un anno-post mondiale e soprattutto post-calciopoli), e sarò allo stadio, inviato speciale del Bar dello Sport. Ma ho ancora negli occhi il secondo gol preso dai rossoneri con Bayern...
Eppure, non riesco a essere incazzato. Non riesco ad avere il sacro furore di Homer contro la squadra rottonera. Sono arrivati ai quarti di Champion's League per il quinto anno di fila, nessun altro è riuscito negli ultimi anni ad eguagliare questo risultato. Ne hanno vinta una sola, vero, e probabilmente resterà unica anche quest'anno (a Monaco faranno il più classico degli zero a zero). Il tutto in un annus horribilis e dopo aver perso il proprio giocatore più forte per ragioni di bilancio (e non mi parlate dei soldi spesi per quel pacco di Oliveira, almeno Oliveira lo pagano in dieci anni e probabilmente, in parte, in natura! Vogliamo parlare dei 25 milioni sull'unghia spesi per Gilardino l'anno scorso?).
In questi ultimi anni il Milan mi ha fatto divertire, e tanto. Ancelotti ha i suoi difetti ma ci ha dato un Milan che avrà vinto anche poco rispetto alle chance di vittoria che ha avuto (3 secondi posti tra Champion's e Campionato), ma ha giocato spesso bene, ha strappato una Champion's ai rigori alla Jubbe (non ha prezzo!), è rimasto sempre tra le grandi d'Europa.
E allora chi se ne frega se per il terzo anno di fila non vinceremo un cazzo: io della mia squadra resto orgoglioso. Grazie ragazzi.
sabato 7 aprile 2007
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2 commenti:
Il mio sacro furore nasce dal fatto che in realtà sono interista fin da bambino.
Ora capisco!
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