Il Bar dello Sport

venerdì 30 marzo 2007

Frasi Celebri - 3: Speciale Giovanni Trapattoni



"Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco"


"Sia chiaro pero' che questo discorso resta circonciso tra noi"


"Direi, forse, senza dubbio, forse che per vincere oggi ci è mancato un uomo, piu che un uomo direi un uomo..."


"Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma lasciamo i buoi dietro al carro"


"È inutile dire un nome qualunque tanto per fare del qualunquismo"


"Il nostro calcio è prosa non poesia"


"C'è maggior carne al fuoco al nostro arco, anche se l'arco lancia le frecce"


"Abbiamo ritrovato il nostro filo elettrico conduttore"


"Quando sento parlare di immagine, penso immediatamente a certi bei limoni che poi, al momento dell'apertura, sono completamente senza sugo"


"L'essere eruditi e preparati ha avuto una sua necessita'... rispetto al passato ci sono degli approcci sicuramente piu' veritieri di tante fantasie"


"Questo mio atteggiamento e' un attestato. E io ci credo molto perchè è credibile"


"No. Diciamo che puntualmente ogni tanto affiorano queste situazioni però lasciamo stare come stanno le cose perche' mi sembra che da una analisi fatta di una gara si sia voluto cosi' creare una situazione fumogena molto, molto intensa"


"Il propagarsi o l'essere protagonista comunque sulla base quotidiana dei mezzi di comunicazione è un'esigenza che molti hanno, ma che è altamente inflazionistica"


"Non compriamo uno qualunque per fare qualunquismo"


"Giocatori con caratteristiche diverse poi si eludono a vicenda e diventa poi anche difficile proporsi in emozione come usate dire voi"


"E' estremamente delicato, un tema che si è già dibattuto, e sul quale si andrebbero ad avere delle alienazioni, squadre di città minori e quindi il calcio io credo che in Italia sia veramente un grosso treno culturale e quindi, tutto sommato, ritengo che in questa forma possa mantenere e gestirsi sull'arco nazionale ancora abbastanza equamente ben distribuito"



"Il propagandarsi o l'essere il protagonista comunque sulla base quotidiana dei mezzi di comunicazione, e' una esigenza che molti hanno ma che è altamente inflazionistica"


"Non vorrei che a enfatizzare troppo certe situazioni da una parte e non dall'altra finisce che si crea una uniformita' di idee e non una forma equivalente generale: noi abbiamo giocato bene"

Per finire la famosa conferenza in "tedesco":

"Ci sono in questo momento in questo squadra, oh, alcuni giocatori dimenticano il loro professionista cosa sono. Non leggo molti giornali, ma molte situazioni ho sentito.

Non abbiamo giocato in modo offensivo. Non c'è nessuna squadra tedesca gioca offensivo e i nomi offensivo come Bayern. Ultimo partita avevamo tre punte nella campo: Elber, Jancker e poi Zickler. Non dobbiamo Zickler dimenticare. Zickler è una punte in più, Mehmet più Basler.

È chiaro queste parole? È possibile di capire, cosa io ho detto? Grazie.

Offensivo, offensivo è come fare nella campo.

Io ho dichiarato con queste due giocatori: dopo Dortmund hanno bisogno forse pausa un tempo. Ho visto in Europa anche altre squadre dopo questa mercoledì. Ho visto anche gli allenamento due giorni.

Un allenatore non è nessun idiota! Un allenatore è lì ... vedere cosa succedere in campo. In questo partita esistevano due, tre o quattro giocatori, loro erano deboli come una vuoto bottiglia ("una bottiglia vuota" significa in tedesco: una persona che non vale niente)

Avete mercoledì visto, quale squadra giocato ha mercoledì? Mehmet ha giocato, o giocuato Basler, o giocato Trapattoni? Questi giocatori lagnano più che gioco!

Sapete, perché le squadre Italia comprano non questi giocatori? Perché noi visto abbiamo molta volte tali partita. Hanno detto, giocatori non sono per italianen, eh..., campionis.

Struuunz! Strunz è qui da due anni, dieci partita ha giocato, è sempre ferito. Cosa permetten Strunz?! Anni scorsi diventato campione con Hamann, eh..., Nerlinger. Questi giocatori erano giocatori ed erano diventati campioni. È sempre ferito! Ha giocuato 25 partite in questo squadra, in questa club. Respectare deve gli altri collegen!

Hanno molto simpatici collegen. Ponga a questo collegen la domanda! Non hanno nessuna coraggio di parole, ma io so, cosa pensaren su questo giocatori. Devono mostrare ora, io voglio, sabato (in Germania si gioca di sabato), questi giocatori devono mostrare me, ..., i suoi tiffosi, devono vincere la partita da soli. Deve da soli vincere la partita!

Io sono ora stanco padre di queste giocatore, eh.., difendo sempre questi giocatoren. Io ho sempre i debiti (Trappattono confonde le parole tedesche per "debito" e "colpa"), su questi giocatori. Uno è Mario, uno, un altro è Mehmet. Strunz invece non è, ha solo giocato il 25 per cento questi partita!

Io sono finito!"

A pensare male a volte si pensa bene



Domani, ore 16, Arezzo - Bologna.
Giocatori del Bologna in diffida: il bomber-capitano Bellucci e il pilastro della difesa Castellini.
Tenendo in considerazione che la domenica successiva si disputerà Bologna-Napoli, quante probabilità ci sono che i due vengono ammoniti domani?

1) Non credo ai complotti, il Napulè non è spinto dai poteri forti, Moggi è innocente, Agricola distribuiva solo vitamine e Ibrahimovic è interista fin da bambino.

2) Guagliò, ma che dici? Ma vafammocc a chi t'è mmuort, a ch te sona 'e campan'a mmuort, a chella zompapereta 'e mammeta e a chella sguarrata 'e soreta!!!!!

3) Castellini? Ma dici il "giaguaro",? Il portiere di Napoli e Torino degli anni 80? Gioca ancora?
Bellucci? Ma chi, Monica?

4) La Lega non ha alcun interesse a far salire il Napoli, non ci saranno condizionamenti. Bellucci e Castellini hai detto? Passami un attimo un foglio che mi segno questi nomi....

5) Che ci siano o no questi giocatori è ininfluente, tanto il Napulè vincerebbe comunque, stanno già preparando i festeggiamenti per la promozione.

giovedì 29 marzo 2007

L'uovo di Colombo


Da calciomercato.com

Uefa: posto in Champions per chi vince la coppa Italia?

17:18 del 29 marzo

Interessante proposta dall'Uefa: un posto in Champions League per la squadra vincitrice della coppa nazionale delle principali federazioni. La conferma arriva dal portavoce William Gaillard.
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E ci volevano tutti questi anni per capirlo?

Sondaggio: Canalis Vs. Fontana

Quale delle due co-conduttrici è la più esperta, preparata e competente di calcio?












Italia - Scozia

Durante tutta la settimana i giornali e le trasmissioni sportive non hanno fatto altro che parlare di "modulo Roma"; che la nazionale avrebbe giocato come la squadra di Spalletti eccezion fatta per la presenza di Toni al posto "der capitano"; una differenza impercettibile aggiungerei.
Avere una torre di 2 metri che gioca essenzialmente all'interno dell'area di rigore al posto di uno che predilige la palla bassa e il tiro da fuori area è una roba da niente.

Che sorpresa poi nel vedere che al posto der modulodddaaroma la nazionale avrebbe giocato sostanzialmente come la Lazio di Rossi, con 2 interditori a centrocampo; quel modulo detto "doppio 5" che l'Europa ha importato dall'Argentina, dove gente come Mascherano e Archubi ne sono gli interpreti migliori.
Nel nostro caso sfortunatamente avevamo Gattuso e De Rossi che mancano quasi toatalmente delle qualità di regia essenziali per attuare un modulo di questo tipo e le difficoltà si sono viste tutte qui.
Contropiedi lenti e male impostati, fraseggi inutili e rischiosi per vie orizzontali con lo zampino di un Perrotta evanescente e un Camoranesi, che come spesso succede ultimamente, dimostra di essere svogliato per almeno 60 minuti di gara.
Tutto ciò ha costretto Di Natale prima e Del Piero poi a defilarsi sulla sinistra, posizione che guarda caso assume spesso anche Rocchi in fase di possesso palla per poi tagliare in area o crossare per gli inserimenti dei centrocampisti.
Peccato che ieri sera la seconda parte del movimento non sia mai stata eseguita.

In generale: modulo interessante ma con un'attitudine sbagliata forse a causa di scelte errate negli uomini da mandare in campo o per il poco tempo che il ct ha a disposizione per far provare i movimenti ai giocatori.
L'unica nostra salvezza è stato il gioco sulle corsie esterne.
Uno strepitoso Oddo nel primo tempo e nella seconda parte del secondo tempo ha sopperito a un Camoranesi inesistente, mettendo in area almeno 6 cross perfetti senza contare la punizione che ha propiziato il primo gol di Toni.

Le pagelle

Buffon: 6 - voto di stima, ma non è mai stato realmente impegnato.

Oddo: 7,5 - partita praticamente perfetta, macina chilometri e scarica in area palle precise e tese durante tutto il primo tempo, è dai suoi piedi che arriva il primo gol dell'Italia.
Nel secondo tempo spinge meno e lascia lavorare un po' Zambrotta, ma negli ultimi 15 minuti si rifà vivo tentando anche un bel tiro al volo che per poco non centra lo specchio della porta.

Materazzi: 6,5 - si fa trovare sempre pronto e il suo diretto avversario non gli crea molti problemi.
Finalmente si limita nei rilanci dalla difesa e concede alla difesa quella sicurezza necessaria per far sì che i terzini possano permettersi di attaccare incessanemente anche con pressing alti in fase di non possesso palla.

Cannavaro: 5,5 - Non è quello dei mondiali e sembra quasi un giocaore normale. Ricorda il Cannavaro dell'Inter.

Zambrotta: 6 - limita le incursioni nel primo tempo perchè il gioco passava quasi sempre per i piedi di Oddo, ma nel secondo tempo si fa vedere piu' spesso concedendo un po' di riposo al suo opposto di reparto.
Peccato che gli unici spunti arrivino da incursioni sterili con palla al piede e da lui ci si aspettano dei cross e piu' qualità.

Camoranesi: 4 - Inguardabile nel primo tempo, lo si riconosce solo per il cavallo basso e per la capigiatura da Geronimo. Svogliato e irritante per 60 minuti non si propone e giustamente non viene mai servito dai compagni; quando entra in possesso di palla fa altrettanto perdendosi in dribling inutili.

De Rossi: 6 - fa il suo mestiere di fabbro senza infamia e senza lode, interrompe il gioco avversario solo quando questo passa a 1 metro da lui senza mai andarsi a cercare il portatore di palla.
Una nota positiva: non si fa espellere.

Gattuso: 7,5 - assolutamente straordinario. Piu' anglosassone degli Scozzesi, interpreta la partita in modo perfetto, si fa trovare ovunque e và su tutti sempre in modo corretto e mai sleale.
Il secondo gol nasce da una sua fantastica giocata d'interdizione.
Raramente si vedono giocatori come lui.

Perrotta: 5,5 - ci prova ma non è serata, forse non ne ha voglia, pensa ad altro.
Mai un'incursione, mai un tiro da fuori. Perde palla e non ne recupera, talmente inutile che Donadoni non si è nemmeno preocupato di cambiarlo.

Di Natale: 4,5 - Piedi buoni certo, ma non bastano per meritare la Nazionale.
Non ci si spiega l'utilizzo di un giocatore del genere quando ci sono pezzi da 90 in stato di grazia che scaldano la panchina come Del Piero o che addirittura non vengono nemmeno chiamati dal ct come Tommaso Rocchi.
Si mangia un gol grande come una casa e dai suoi passaggi non arriva mai un pericolo concreto per gli avversari, non se la sente di tirare al volo in area cercando un'improbabile stop a cui segue una mozzarella inguardabile. Paura di fare brutta figura? Ah, ok...

Toni: 7,5 - un paio di fuorigoco evitabili con un po' di attenzione, troppi tuffi carpiati (gli arbitri italiani lo hanno abituato troppo bene) ma nel complesso una grande partita.
Un grande attaccante d'area che non fallisce le occasioni migliori della gara.

Del Piero: 6,5 - entra subito in partita e dimostra con un paio di numeri che in questo momento è in un grande stato di forma fisica e mentale, avrebbe certamente fatto piu' danni di Di Natale.

mercoledì 28 marzo 2007

I grandi giornalisti sportivi: Sandro Piccinini


Sciabolata (morbida e classica), incredibile, pericolo non va! Se ogni giorno usiamo questi termini nella vita quotidiana dobbiamo ringraziare lui Sandro "RETE!RETE!RETE!" Piccinini.

Figlio di Alberto, ex giocatore della Juventus e della Roma durante la guerra è ora il commentatore principe delle reti Mediaset nonché presentatore di Controcampo (si proprio quella trasmissione dove ci vedrete prima o poi).

Se la Canalis non lo tradisce da anni ci sarà un perchè....

martedì 27 marzo 2007

Tutto cambia perché niente cambi 2


Calciopoli, i saldi continuano: nuovi sconti per i Della Valle


La Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni riduce le pene ai presidenti della Fiorentina e all'ad viola Mencucci. Calciopoli protrae gli sconti. Anche se questo non è proprio il periodo di saldi. Sono state ridotte le pene per il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle, per il presidente onorario viola Diego Della Valle e per l'amministratore delegato Sandro Mencucci. Lo ha stabilito la Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport del Coni, visti i lodi arbitrali presentati dal club viola. I due Della Valle sono stati inibiti rispettivamente fino al 30 agosto 2007 e fino al 30 marzo 2007. Un forte sconto, dunque, dal momento che la Corte federale aveva inibito per tre anni Andrea Della Valle e per tre anni e nove mesi Diego Della Valle e per l'ad Mencucci due anni e sei mesi.

I dispositivi del Coni per Andrea Della Valle.

Il Collegio Arbitrale all'unanimità, definitivamente pronunciando, disattesa ogni ulteriore istanza, eccezione e deduzione, decide: l'inibizione di Andrea Della Valle fino al 30 agosto 2007. Dispone che il ricorrente versi la somma 35 mila euro alla alla FIGC - Lega Nazionale Dilettanti - per la promozione di attività dilettantistiche giovanili nella regione Toscana. Dichiara la propria incompetenza a pronunciarsi sul ricorso di Della Valle nella parte relativa alla sanzione pecuniaria. Pone le spese della presente procedura, a carico del ricorrente nella misura dell'80 per cento per la restante parte a carico della FIGC.

I dispositivi del Coni per Diego Della Valle.

Il Collegio Arbitrale all'unanimità, definitivamente pronunciando, disattesa ogni ulteriore istanza, eccezione e deduzione, dispone l'inibizione di Diego Della Valle fino al 30 marzo 2007. Dichiara la propria incompetenza a pronunciarsi sul ricorso del sig. Della Valle nella parte relativa alla sanzione pecuniaria. Pone le spese della presente procedura, a titolo di onorari e spese del Collegio Arbitrale, quantificate come da separato provvedimento, a carico del ricorrente nella misura dell'80 per cento e per la restante parte a carico della FIGC. Dispone l'integrale compensazione tra le parti delle spese di difesa.

I dispositivi del Coni per l'ad Sandro Mencucci.

Il Collegio Arbitrale all'unanimità, definitivamente pronunciando, disattesa ogni ulteriore istanza, eccezione e deduzione, decide l'inibizione del sig. Sandro Mencucci sino alla data del 30 dicembre 2007. Pone le spese della presente procedura, a titolo di onorari e spese del Collegio Arbitrale, quantificate come da separato provvedimento, a carico del ricorrente nella misura dell'80 per cento e per la restante parte, a carico della FIGC.

(www.sportnews.it)
Lazio con un occhio al mercato: chiesto il ceco Hamsyk

I biancocelesti vorrebbero portare a Roma il centrocampista ma il Brescia ha alzato il tiro: chiesti 7 milioni di euro.
La Lazio sta stringendo d'assedio il Brescia per Marek Hamsyk. Il giovane talento ceco è il primo nella lista di gradimento di mister Delio Rossi per il ruolo di vice Ledesma.

Hamsyk è uno dei calciatori in prospettiva più interessanti e potrebbe giocare anche come interno, sia a destra che a sinistra. Il club di Corioni però, cosciente del valore del proprio ragazzino, ha sparato alto: secondo i primi sondaggi il Brescia avrebbe chiesto una cifra prossima ai 7 milioni.

Troppi, anche se Lotito non molla convinto di poterlo strappare a una cifra inferiore. Del resto il presidente laziale ha già dato prova di grande mordacità.

(www.sportnews.it)

I calciatori universali

Il calcio è uno sport affascinante, che stimola i sogni e le discussioni.

Ultimamente ci si è concentrati su quale presidente abbia rubato di piu' o su quale arbitro abbia acchittato meglio una partita, ma fino a qualche anno fa si parlava del gioco, degli schemi, e del talento di alcuni interpreti di questo sport.
Ultimamente stiamo assistendo alla nascita di una nuova categoria di calciatori che non fanno parte di quella stretta cerchia che molti chiamamano "fenomeni" ma nemmeno sono assimilabili alla categoria dei gregari, quelli che portano l'acqua al campione; sono quei calciatori che, a mio parere, permettono a una squadra di fare il vero salto di categoria, di quelli che ti fanno scalare 4 o 5 posizioni in classifica.
Sono quei giocatori che sanno fare tutto, che hanno piedi buoni, ma che si sacrificano e che sudano quando c'è da stringere i denti.

Sono quelli che riescono a fare l'ultimo passaggio e che 3 volte su 4 la tirano nello specchio della porta, ma sono anche gli stessi che interrompono l'azione di rimessa degli avversari o che velocizzano il gioco durante una ripartenza.

Il miglior interprete di questo ruolo, e non da oggi, a parer mio è Stefano Mauri.
Godetevi qualche suo gol.

I grandi giornalisti sportivi: Giampiero "Bisteccone" Galeazzi


Nato a Roma nel 1946 partecipa alle olimpiadi del 1968 come canottiere per poi diventare giornalista sportivo; Canottaggio, tennis e calcio le sue passioni.

Celebri le sue telecronache degli Abbagnale:



Ma anche quelle di Antonio Rossi e Daniele Scarpa.


"...andiamo che controlliamo questo ritorno della Svezia..e dell'Ungheria! C'è ancora luce, ci sono 250 metri per la gloria e per la conquista della medaglia d'oro..per Rossi eee...Beniamino Bonomi con gli ultimi 150 metri l'Italia è partita fortissimo! Deve guardarsi all'esterno da parte dell'Ungheria e della Svezia! 116, è un po' pesante il colpo azzurro ma siamo ancora in testa e la Svezia che ci fa una grande paura, l'Ungheria che attacca la Svezia! Precipita verso il traguardo con Rossi che adesso..eleva ancora il numero dei colpi: 116, 118 alé Antonio, alé che sei il più forte del mondo! Alé Beniamino, ancora andiamo andiamo a vincere, andiamo a vincere ancora! E questo è il K2 italiano! Si guarda a sinistra, si guarda a destra e vince l'Italia, vince! E come si dice: per la leggenda e per quali campioni! Incredibile! La vittoria di questa imbarcazione, un Turbo-diesel..."

Jerez - 2 prova del Motomondiale 2007

Garone incredibile di Dani Pedrosa, che fa vedere tutto il suo cristallino valore sulla pista di Jerez: preso nella morsa delle fortissime Yamaha, non si fa schiacciare e sfiora la vittoria a più riprese, guidando la gara per le prime 5/6 curve e cedendo solo alla prima staccata del primo giro.

Prestazione eroica delle Honda , piccola ma volorosa casa costruttrice, di sogni più che di moto: lo strapotere economico di Yama, Kawa, Sukuki e Dukati è ben noto a tutti, è un miracolo che le piccole Honda riescano sempre a competere (grazie anche all'immensa bravura di piloti quasi Hayden, Elias o Checa...).

Solita delusione "Va' - piuttosto - lentino" Rossi, incapace di fare di meglio che arrivare primo, lasciando a pieni giri tutti gli avversari: colla moto che ha Rossi, Biaggi arriverebbe con 4 giri di vantaggio sul secondo.

Bravo non_più_rolling Stoner, in rimonta, sempre in gamba Capirossi e Melandri, una certezza Tamada.

lunedì 26 marzo 2007

Grande Tania, fagiana volante!

Fenomeno o foca ammaestrata?



Prima premessa: Per me il vero fuoriclasse è quello che con le sue giocate spettacolari fa sempre la cosa più semplice e più utile per la squadra, negli ultimi anni i migliori in questo sono stati Zidane, Henry ed il primo Ronaldo.

Seconda premessa: Non mi piacciono quei giocatori tutto finte, controfinte, doppi passi, colpi di tacco e rabone (gesto tecnico che, secondo me, vuol dire non saper crossare con l'altro piede, cosa gravissima per un professionista), magari anche belli da vedere ma poco concreti.

Cristiano Ronaldo è l'emblema (al momento) di questa tipologia di calciatore.
Tenete però conto che pensavo le stesse cose di Ronaldinho fino a 3 anni fa e di Ibrahimovic fino a pochi mesi fa (forse lo penso ancora, ma è dettato da un pregiudizio-antipatia nei suoi confronti, cosa che si meritano a prescindere tutti gli interisti fin da bambini), giocatori tutto fumo e poco arrosto, foche ammaestrate del circo del pallone.
Gli ultimi anni ci hanno consegnato 2 campioni finalmente decisivi e tenendo conto che quest'anno C. Ronaldo ha già segnato ben 16 gol nella Premiership direi che siamo sulla strada buona anche per il portoghese.

Gli auguro tutto il bene possibile, a patto che non finisca a giocare nella Juventus, nell'Inter e nel Napulè.

Il punto sulla B



In un campionato già falsato dalla presenza delle Rubentus, che di fatto porta via un posto per la promozione (fa niente, parafrasando una nota pubblicità, vedere la Rube in B non ha prezzo), assistiamo a questa 31° giornata del campionato di serie B, ulteriormente falsato dal rinvio di diverse partite (tra cui il Big Match tra le superfavoritissime per la promozione Rube e Napulè), a causa dell'impegno di diversi giocatori nelle rispettive nazionali (anche se pare che Camoranesi non sapesse se doveva andare nel ritiro dell'Italia o dell'Argentina).


La giornata viene caratterizzata in testa da una corposa vittoria del Genoa a Crotone (città che tanti sorrisi ci aveva regalato sabato scorso) e di uno stentato 1-0 del Bologna sul Frosinone, risultati che consentono loro di agganciare temporaneamente il secondo posto.
Il Mantova si fa raggiungere ancora alla fine (segno forse di una piccola crisi per una squadra che fa della fisicità il suo punto di forza), il Rimini pareggia con l'Albinoleffe (registrando ancora una volta zero gol al passivo, di contro però l'attacco sta stentando ultimamente), con la conlusione che, aspettando Rube, Napulè e Piacenza, sostanzialmetne cambia poco, lì davanti.


In coda, importanti vittorie del Verona nel derby con il Vicenza (con tanto di rissa finale) e del Lecce sull'Arezzo (che inspiegabilmente ha richiamato Antonio "Parrucchino" Conte sulla panca), mettendo una serie ipoteca sulla salvezza; il Bari coglie una vittoria che continua a dargli speranza, ai danni dello Spezia (che rimane comunque una bella realtà).

domenica 25 marzo 2007

Alcuni buoni motivi per diventare giocatori di serie A

1) Per i successi e la gloria.

2) Per l'affetto dei tifosi


3) Per i soldi



4) Per poter andare da Piccinini a insultare Mughini


5) Per la figa

sabato 24 marzo 2007

Viva la foca!

Che avevate capito?
Il calciatore turco Tugay Kerimoglou controlla la palla durante un'allenamento prima della sfida di Atene contro la Grecia, valevole per le qualificazioni all'Europeo 2008.

Perchè Totti non torna in nazionale?


1)


2)

3)

4)



5) Vuole recuperare perfettamente dall'infortunio dell'anno scorso.

venerdì 23 marzo 2007

Saranno famosi? Naohiro Takahara


Il titolo dell'articolo potrebbe fuorviare, perché Naohiro Takahara famoso lo è già, almeno in Germania. L'attaccante della nazionale nipponica e dell'Eintracht Frankfurt, infatti, sta sostenendo un'ottima stagione nella Bundesliga, viaggiando con una media gol straordinaria: più di una segnatura ogni due partite. Purtroppo la stampa nazionale italiana lo snobba continuamente, preferendo mettere in luce i "soliti" giocatori europei, ma se guardiamo bene la classifica cannonieri della massima serie tedesca, possiamo notare come Takahara abbia all'attivo 10 reti (in 22 partite), soltanto uno in meno del titolatissimo Miroslav Klose (che pure è nel mirino di club quotati come la Juventus) e soltanto tre in meno dal primo in classifica (giocando in una squadra da media/bassa classifica come l'Eintracht, unica neopromossa dell'anno prima a esser riuscita a salvarsi nel 2006). Se aggiungiamo i gol messi a segno nelle coppe (4 in 4 presenze in coppa di Germania, vero trascinatore del Frankfurt alle semifinali che si giocheranno in aprile, e due in Uefa) ne esce fuori un giocatore completo, capace di segnare sia con furbesche rapine d'aria di rigore sia con spettacolari sforbiciate, sia di testa su calcio da fermo, sia su devastanti contropiedi.

Non ci credete? Date pure un'occhiata a questo compendio di gol di Takahara, tutti segnati questa stagione.



L'Eintracht Frankfurt l'ha pagato meno di un milione di euro, e la sua quotazione attuale secondo Transfermarkt.de è di soli 2 milioni e mezzo di euro. Briciole, paragonate alla quotazione assurda di Klose (per non parlare dell'ingaggio). E il ritorno economico dovuto agli sponsor sarebbe ancora più fruttoso. Perchè le squadre italiane non ci fanno un pensierino?

Tutto cambia perché niente cambi

Perchè il rugby ha così grande successo in Italia

1) E' uno sport affascinante anche per chi lo segue di rado.


2) C'è molta lealtà e Fair Play.


3) Emoziona come pochi altri sport.


4) E' spettacolare.


5)

Essere anti-juventino oggi




Approfondita nonché minuziosa analisi sulle sensazioni ed emozioni determinate dall’orgoglioso risentimento che si prova avverso una squadra avversaria, contestualizzata in questo preciso momento storico, nel quale per la prima volta della sua storia la Juventus Football Club si trova a disputare il campionato di Serie B.





A essere antigobbi ora, che la Rube è in B, si gode come dei ricci.




Perché Gilardino deve rimanere al Milan

1) Ha dimostrato di poter segnare almeno venti gol all'anno se messo nelle migliori condizioni.


2) Si tratta del miglior centravanti giovane.


3) Ha un bagaglio tecnico completo, non è semplicemente il classico rapinatore d'area.


4) E' un campione del mondo.


5)

Perchè Wilhelmsson è stato il miglior acquisto del mercato di riparazione

1) E' un ottimo giocatore che si sposa perfettamente con gli schemi di Spalletti.



2) E' costato poco e ha reso subito tanto.



3) Può ricoprire tanti ruoli.



4) E' un bravo ragazzo e fa spogliatoio



5)

giovedì 22 marzo 2007

Frasi Celebri - 2: Speciale Vujadin Boskov



Gulit è come cervo che esce di foresta.


Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0


Meglio perdere 4-0 che perdere 5-0.


Rigore è quando arbitro fischia.


Rigore è quando arbitro dà, non quando guardalinee dà.


Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri.


Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma anche compagni.


No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.


Io penso che per segnare bisogna tirare in porta.


Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.


Chi ha sbagliato? Pagliuca?


In campo sembravamo turisti. Con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto.


Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l'anno dopo le metti nell'armadio.


Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello!
(ad un giornalista che gli aveva detto che il suo Napoli sarebbe retrocesso)


Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.


Non si possono prendere quattro gol contro "aversari" che passano tre volte nostra metà campo.


Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare.


Quando Dio vuole palla entra in rete.


Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo


Un giocatore con due occhi deve controllare il pallone e con due il giocatore avversario.

Calcio&Fagiane



Argomento di sicuro interesse: il calcio e la figa, che poi è un po' il motivo per cui è nato questo blog.

Da che mondo è mondo, ai campioni del calcio, belli o brutti che siano, si accompagnano sempre tronchi di gnocca esagerati.
Questo fenomeno negli ultimi dieci anni si è sempre più ingigantito a dismisura.
Esempi ne abbiamo a bizzeffe:
Bobone Vieri e Elisabetta Canalis, Fabio Bazzani e Alessia Merz, Er Pupone Totti e Ilary Blasi, Nicola Ventola e Kartika Luyet, Francesco Coco (però forse lui non conta, non mi pare sia un giocatore di calci o) e Manuela Arcuri, Simone Inzaghi e Alessia Marcuzzi, il fratello SuperPippa Inzaghi e l'intero parco delle schedine/letterine/veline (con opzione per le letteronze delle stagione 2007/2008), Marco Borriello e Vanessa Kelly, Billy Costacurta e Martina Colombari, Gigi Buffon e Alena Seredova, Davide Bombardini e Giorgia Palmas, Giuseppe Pancaro e Vincenza Cacace.
Ma l'elenco sarebbe davvero interminabile.

Il quesito che ci poniamo è: perchè tanta ingiustizia? Perchè così tanto ai campioni di serie A e così poco agli altri?
Ritenete che sia giusto che uno scorfano come Giuliano Gianniccheda , tra l'altro giocatore discreto ma non certo un campione, si sia spuppazzato Federica Ridolfi, mentre un assoluto fuoriclasse di Pro Evolution Soccer debba continuare ad ammazzarsi di pippe?
In attesa dei vostri responsi, c'è chi ormai non distingue più il joystick da una certa sua parte anatomica.

Prossimamente: Calcio&Sesso - un'approfondita analisi con recensione del celebre film "Moana e Cicciolina ai Mondiali di Calcio". A cura di PopArtDejaVu.

Perchè Zambrotta deve tornare a giocare in Italia


1)
Il Campionato italiano si gioverebbe della sua classe.


2) E' un campione del mondo e deve giocare in Italia.


3) E' uno dei pochi giocatori capaci di "fare" tutta la fascia.


4) Al Barcellona non sono in grado di valorizzarlo.


5)

Amarcord - 1



Quando il calcio diventa leggenda....



Renato Villa, classe 1958, approda a Bologna nell'ottobre del 1986, prelevato dall'Orceana, grazie ad un’intuizione del funambolico presidente Gino Corioni.
L'aspetto fisico non è dei più promettenti: non molto alto, tarchiato, gambe storte, si sta avvicinando alla fine di una carriera spesa tra i dilettanti e qualche comparsata in C.
Villa viene accolto tra lo scetticismo generale, anche perchè la squadra stenta e i tifosi si aspettano ben altri rinforzi.
In breve tempo però, grazie ad una grinta fuori dal comune, alla sua abnegazione e ad una serie di prove difensive eccezionali, riesce a conquistare l'intera città di Bologna, che gli affibbia il soprannome di "Mitico".

Quel Bologna si salva a stento dalla retrocessione in serie C (grazie alle grigliate di pesce del tecnico G.B. Fabbri, subentrato a Guerini), e l'anno successivo Corioni travasa l'ossatura dell'altra squadra di cui è proprietario, l'Ospitaletto, neopromossa in C1: Cusin, Monza, De Marchi, Strada, Gilardi, Bonfadini e naturalmente il tecnico, Gigione Maifredi.
I tifosi si lamentano, la campagna acquisti non è stata certo scoppiettante, ma dopo una sconfitta a Lecce, il Bologna inanella una vittoria dopo l'altra, e Villa, che gode dell'incontrastata fiducia di Maifredi, diventa un pilastro della difesa rossoblu.
I suoi recuperi in takle scivolato diventano leggenda. É la sua consacrazione.
Da allora sarà sempre e per tutti il Mitico Villa.


L'apice lo raggiunge in una gara con la Triestina, gara in cui il Bologna si presenta senza attaccanti.
Maifredi si presenta con un sorrisone a 42 denti alla stampa, affermando: "Non c'è problema, davanti gioca Villa".
Il Mitico entra in campo con il numero 9 (quando ancora i numeri di maglia avevano senso) e riesce persino a segnare: un trionfo.


Il Mitico Villa approda in serie A assieme al Bologna, ne diviene titolare inamovibile, più avanti capitano e si toglie pure la soddisfazione di disputare la coppa UEFA.
Come non adorarlo?


Il Mitico è rimasto a vivere a Bologna e ha aperto un camp estivo di scuola calcio, chiamato, pensate un po', Camp Mitico Villa.


Prossimamente: l'influenza della mitologia in ogni campo, dal Mitico Villa alla Venere Bianca. A cura di PopArtDejaVu.

mercoledì 21 marzo 2007

Frasi Celebri

Girovagando per il web, si trovano centinaia di frasi spassose rilasciate dai vari personaggi del mondo del calcio. Qui di seguito una selezione di quelle che più mi hanno divertito (ovviamente non mi sono minimamente preoccupato di verificarne l'attendibilità delle relative attribuzioni).


Sia chiaro però che questo discorso resta circonciso tra noi.
(Giovanni Trapattoni)

Non compriamo uno qualunque per fare qualunquismo.
(Giovanni Trapattoni)

Non possiamo fare i coccodrilli e piangere sul latte versato e sulle uova mangiate.
(Giovanni Trapattoni)

Direi, forse, senza dubbio, forse che per vincere oggi ci è mancato un uomo, più che un uomo direi un uomo...
(Giovanni Trapattoni)

Ferri ha riportato - lo dico per tranquillizzare i familiari - la frattura della mandibola.
(Enzo Foglianese)

E' un gol che dedico in particolare a tutti.
(Totò Schillaci)

Certo, non ho un fisico da bronzo di Rialto.
(Toto Schillaci)

Presidente: "Fummo andati in Brasile e comprammo Juary..."
Giornalista sorridente: "Siamo..."
Presidente, un po' spazientito: "Dicevo che fummo andati in Brasile a comprare..."
Giornalista, con sorriso mal trattenuto: "Presidente... SIAMO!"
Presidente, con tono iracondo: "Ma che, si' venuto pure tu?"
(Antonio Sibilia)

Sto andando in un paese che non vi dico, a comprare due campioni brasiliani.
(Angelo Massimino)

Giornalista: "Presidente, adesso con tutti questi giocatori nuovi mancherà certamente amalgama..." Presidente: "Dimmi, Gigi, in che squadra sta Amalgama, ché lo compero!"
(Angelo Massimino)

Passami quel fac... no, non facs, quello è il plurale, io ne voglio uno solo.
(Aldo Biscardi)

Qui al Processo del lunedì le polemiche fioccano come nespole.
(Aldo Biscardi)

Per la mia carriera devo ringraziare i miei genitori, specialmente mio padre e mia madre.
(Alessandro "Spillo" Altobelli)

Ancora cinque anni e sarei diventato geometra.
(Alessandro "Spillo" Altobelli)

Mi hai tolto la palla di bocca.
(Alba Parietti)

Perché, in campo dovrei correre? La terra è rotonda, la palla pure, sono sicuro che prima o poi passerà dalle mie parti...
(Eraldo Pecci)

Sono pienamente d'accordo a metà col Mister.
(Luigi Garzya)

Trapattoni non si discute: è il migliore allenatore d'Europa e, forse, anche d'Italia.
(Mauro Bellugi)

Ho scattato sulla fascia, ebbi messo il pallone al centro... e Maiellaro ebbe fatto goal.
(Giovanni Loseto)

Il calendario del Perugia? Meglio quello della Arcuri!
(Serse Cosmi)

Sono fiducioso, a Parma non ho mai perso. Anche perchè non ci ho mai giocato!
(Roy Hodgson)

Inter a luci rosse? Beh, meglio che rossonere! Giocatori a festini hard? Non saprei. Quando escono, non mi chiamano mai!
(Peppino Prisco)

Ma lei approverebbe che suo figlio sposasse una ragazza nera? Meglio nera che rossonera!
(Peppino Prisco)

Un minuto prima di morire divento milanista così almeno schiatta uno di loro.
(Peppino Prisco)

Quando stringo la mano a un milanista me la lavo. Quando stringo la mano a uno juventino mi conto le dita.
(Peppino Prisco)

Ho speso montagne di quattrini in bevande, donne e macchine sportive. E il resto l'ho sperperato.
(George Best)

Oggi gli spettatori sono stati 230 mila lire.
(Simona Ventura)

Credo che la defezione burocratica del negretto ci agevoli.
(Pippo Marchioro riferendosi alla squalifica di Asprilla del Parma)

Lei, laggiù in fondo, mi deve ascoltare. Altrimenti io sto qui a parlare ad minchiam.
(Franco Scoglio)

È meglio giocare con una sedia che con Hansi Muller, perché con la sedia quando gli tiri la palla addosso ti torna indietro!
(Evaristo Beccalossi)

La temperatura del campo è di 17 gradi. A voler essere precisi, 17 e un po'.
(Fabio Noaro)

Matthaeus ha detto che così non va? L'allenatore sono io e non mi va di litigare, anche perché tra me e lui c'è pure una certa differenza di stazza!
(Corrado Orrico)

Giochiamo in Provenza....in Provenza di cosa?
(Edmeo Luganesi)

Io credo che gli Europei sono una cosa mondiale.
(Stefano Tacconi)

Vicini è caduto dal balcone di casa: cose che succedono.
(Gianfranco De Laurentiis)

Non sono contro gli omosessuali. Anzi è bene che si moltiplichino, perchè aumenta la richiesta di veri maschi.
(Maradona)

Colpire tutto ciò che si muove a pelo d'erba. Se è il pallone, meglio.
(Nereo Rocco)

Dicono che gli errori degli arbitri cor tempo se compensano. Allora dico: fate presto perché io sto quasi per andà in pensione e sto sempre in rosso.
(Carlo Mazzone)

E per finire la più bella:

Io non posso vivere senza cazzo.
(Antonella Clerici)

STANDING OVATION!!!!!!!

Everybody needs somebody to love

Da Alice sport:

Belluschi, futuro in bianconero?

Anche la Juve si sta muovendo sul mercato sudamericano, in particolare in Argentina è segnalata la presenza di osservatori bianconeri.

Nei prossimi giorni è atteso a Torino il procuratore di uno dei talenti più importanti del campionato sudamericano, meno reclamizzato di altri ma altrettanto promettente, stiamo parlando di Fernando Belluschi.



Perchè Figo non deve lasciare il campionato italiano


1) Dopo le partenze eccellenti dell'anno scorso (giocatori della Juve e Sheva) sarebbe l'ennesimo "impoverimento tecnico" del nostro campionato.


2) L'Inter potrebbe sostituirlo con Cristiano Ronaldo (al che la dittatura sarebbe ancora più spietata).


3) E' forse l'ultimo esemplare di vera ala.


4) Eric potrebbe fare un gesto estremo, tipo mettersi il dolcevita o gli infradito.


5)

martedì 20 marzo 2007

Nostalgia attanaglia


Com'era bello il calcio quando c'erano l'ala destra che crossava dal fondotinta, il terzino fluidificante contro il raffreddore, il mediano di spinta regolamentato, il libero perché non sapeva fare una mazza e non era buono manco per parare...

Quando il pallone aveva i lacci e le teste di cuoio erano gli specialisti del colpo di testa.

La mezzala era per chi alla coscia preferiva il petto, lo stopper non si fermava al semaforo e il vigile arbitro non ammoniva per una leggera ammaccatura.

E l'allenatore era chiamato Signor Mister...

Le linee erano fatte con la calce viva e a nessuno veniva in mente di tirarne una riga, le porte erano aperte non solo nei weekend, i supporters sopportavano le sconfitte e il tifo era talmente vivo che se ne poteva morire.

Ma soprattutto i presidenti non avevano ancora scoperto il vibratore del telefonino e i d.g. non erano quelli che mettevano i dischi nelle balere.

Il mercato era una volta l'anno e per il resto bisognava vivere con le briciole, anche perché non c'erano sostituzioni né controfigure.

Le maglie erano a righe o a coste come il velluto e se candeggiavano ad alta temperatura il biancorosso diventava rosa anche se non era maggio.

I numeri erano da uno a undici e i calcoli non erano renali ma si facevano con la penna d'oca, il pellicano forniva l'inchiostro e i sui taccuini si scriveva anziché dileggiarli come ignoranti avicoli dai lunghi bargiggia.

E la mosca non si era ancora sposata con Maurizio, Biscardi era ancora variopinto e Mughini era un rivoluzionario sessantottino.

Le palle inattive sono il male del calcio?



Quante partite vengono risolte da calci di punizione? Colpi di testa su corner? Rigori?

Si è arrivati al punto che è meglio avere in formazione un buon battitore di punizioni (fosse anche un anonimo giapponese) o un ottimo colpitore di testa piuttosto che dare un gioco alla squadra.

Questa ricerca del colpo a discapito del gioco è (a mio avviso) uno dei mali del calcio moderno. Incentiva alla simulazione e non al gioco corale.

Per non parlare dell'effetto delle palle inattive sui tifosi, senza potersi sfogare con le loro compagne questi si scatenano allo stadio.

Tutto questo cosa ci insegna? Che gli arbitri dovrebbero fischiare meno punizioni e che le donne dovrebbero darla di più.

Prossimamente: Kermit ci mostrerà un chiaro esempio di palle inattive.

Amami Alfredo, ma in silenzio



E' andato in scena a Bologna in questi giorni un qualcosa che ha dell'incredibile: il Bologna F.C. 1909 racimola uno stentato pareggio interno con il Mantova, che però, grazie ai risultati delle rivali per la promozione, consente ai rossoblù di trovarsi a soli 3 punti dal secondo posto, con 14 ancora partite da disputare.
Nonostante la posizione in classifica sia tutto sommato interessante, il presidente Alfredo Cazzola se ne esce con dichiarazioni che delegittimano l'allenatore, Renzo Ulivieri.

Ieri sera Cazzola è stato ospite di una nota trasmissione sportiva locale, Il Pallone nel 7, per chiarire il senso delle sue dichiarazioni: il rapporto personale con Ulivieri è definitivamente rotto, causa un'offesa che Ulivieri avrebbe rivolto a Cazzola al termine della partita con il Mantova. Non essendovi stata una telefonata di scuse, Cazzola ritiene irrecupurabile il rapporto personale; ha chiaramente detto però che il rapporto professionale continuerà fino al termine della stagione e che non ha alcuna intenzione di esonerare il tecnico toscano.
Sono seguite però alcune critiche all'allenatore: troppe distrazioni (riferendosi agli impegni di Ulivieri come Presidente dell'Associazione Allenatori), risultati troppo altalenanti, troppe polemiche con i giocatori (su tutte la vicenda Marazzina).

Al di là del contenuto delle critiche e delle sue motivazioni, ci si chiede il senso di rendere pubblico tutto ciò in un momento così importante della stagione.
Cazzola è uomo di sport, immagino che queste esternazioni siano ben calcolate e non frutto di un impulso irrefrenabile.
Personalmente ritengo che abbia voluto mettere Ulivieri e tutta la squadra davanti ad un aut-aut.
Come reagirà la squadra è tutto da vedere. La rosa è composta da giocatori maturi, e una buona parte di loro sono molto attaccati alla città.
Le possibilità che facciano maggiormente gruppo ci sono.
É altrettanto vero però che esiste la possibilità che il gruppo si spacchi, una situazione come questa non è certamente idilliaca.
Nel frattempo vediamo come reagiranno i tifosi, sia Ulivieri che Cazzola sono personaggi molto amati.

Prossimamente: l'importanza di fare gruppo, dalla Nazionale Olandese degli anni '70 ai gang-bang di CumInYourFace. A cura di PopArtDejaVu.

Il video del fatto del giorno

Ecco la testimonianza della barbarica aggressione subita dal nostro presidente/tifoso preferito.

lunedì 19 marzo 2007

Il fatto del giorno


Con buona pace dei miei colleghi blogger, la notizia del giorno non è nè la vittoria della Ferrari (anche perché Raikkonen ha vinto ieri, e in un orario che assomigliava di più alla tarda notte del giorno prima), nè la simpatia di Guido Lin (che dev'essere un parente stretto di Fur gon Cin, probabilmente un ramo cinese della nobile famiglia inglese Idrivethere), ma la splendida contestazione di Moratti ad opera dell'uomo della strada.

Il presidentissimo, fermato dal consueto codazzo di giornalisti in una via del centro di Milano, si appresta a rispondere alla classica domanda della sempre esplosiva Federica Zanella di Telelombardia, quando l'impavido contestatore, dal suo posto a sedere a lato della strada - un tavolinetto probabilmente appartenente a qualche bar del viale - gli urla: "Scudetto di cartone!".

Massimo "The Saint" Moratti (presto protagonista di una nuova serie che vi presenteremo in anteprima assoluta al Bar dello Sport!) non perde l'aplomb, ma semplicemente si avvicina all'urlatore per redarguirlo. "Non dico che lei sia maleducato, ma questa cosa che sta facendo non è molto educata, non vede che sto parlando?"
Il Terrore del Tavolino non si lascia però intimorire e risponde per le rime:
"Maleducato io? Non sono mica io che ho fatto il gesto dell'ombrello, il vaffanculo Ronaldo..."

Massimo il Grande comincia a dare segni di nervosismo, cerca una risposta che non trova; una breve scaramuccia verbale che però trova la sua degna conclusione quando il Contestatore Coraggioso, con perfetto tempismo, sferra il colpo del KO. Dopo aver porposto a Moratti di fargli vedere i documenti perché potesse denunciarlo, allunga il cellulare in direzione del Pensieroso Petroliere ed esclama: "Mi faccia intercettare!"

Un colpo di cabaret degno di un Beppe Grillo epoca pre-profetica che chiude la tenzone. Touché!

Come reagirà "The Saint" a questo smacco subito dall'uomo della strada?

Lo scoprirete solo nella prossima inter-puntata!

Sondaggio: i migliori cascatori

I fratelli Inzaghi in azione.


Diciamocelo, al giorno d'oggi tutti sono buoni a simulare un fallo, quando sei chiuso, quando non sai a chi passare la palla, aspetti il minimo contatto per buttarti, l'hanno fatto anche Gattuso e Materazzi quindi ormai non ci si sorprende più di niente.

Quelli di cui voglio parlare io sono invece i veri fuoriclasse, quelli capaci di risolvere una partita grazie ad un rigore inventato o una punizione dal limite inesistente, i campioni di tuffi.

Negli ultimi 10 anni i fratelli Inzaghi hanno sfoggiato talmente tanto talento da essere riconosciuto anche all'estero, tanti giovani li hanno studiati con ammirazione senza raggiungerne però la classe cristallina. Purtroppo ultimamente non se la passano tanto bene, a Pippo non danno più un rigore da secoli, mentre Simone non stacca mai il deretano dalla panca o dalla tribuna.

Gilardino ha cercato di imparare dal migliore, ore e ore di duro allenamento a Milanello avrebbero fatto sperare in qualcosa di meglio, purtroppo ha compromesso la sua reputazione con il pessimo tuffo con il Celtic, roba da interregionale, un vero spreco di talento, Super Pippo si rivolterebbe nella tomba se fosse morto, per ora lo fa nel letto di qualche letterina.

Rimane quello che considero, al momento, il migliore, il re dell'avvitamento, l'imperatore del carpiato, Pavel Nedved.
Il ceco ha dimostrato che quando si è dei campioni tutti i campi e tutte le partite sono uguali, merita un applauso per i numeri che ci sta regalando anche quest'anno in B. Un Totti qualunque non si sarebbe impegnato nella serie cadetta come il nostro eroe.
Pavel ha pagato per il suo talento, si è sacrificato e ha perso la finale di champions del 2003, ma questo non l'ha fermato, ancora oggi, quando esce dal campo, la sua divisa è sempre la più sporca di erba.


Dopo l'ultimo turno di campionato nutro grandi aspettative in Ibra (che però deve migliorare molto visto che lo ammoniscono per simulazione anche quando subisce fallo) e Rosina, campione di salto in lungo.


E secondo voi quali sono i più grandi cascatori degli ultimi anni?

Don Francesco




Ma vogliamo parlare di Guidolin? Si, lo so, la merda di cane sotto le suole delle scarpe è un argomento maggiormente accattivante, però l'ultima sua uscita, che gli ha pure comportato una squalifica, mi ha fatto venire voglia di scrivere due righe su di lui.

Come forse saprete, a Bologna non ha lasciato ricordi entusiasmanti: sicuramente riferirsi al capoluogo emiliano come "città di merda" non lo ha aiutato a farsi volere bene, ma quell'episodio è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Quel volto perennemente serio, quel suo tono dimesso che gli ha valso il soprannome di "prete di Castelfranco", mal si sposavano con la godereccia Bologna.
Non per niente gli ultimi allenatori amati da queste parti sono stati Renzaccio Ulivieri e le sue battute al vetriolo, Gigi Maifredi e la sua eccessività in ogni cosa, e, almeno in parte, Carletto Mazzone e la sua disarmante simpatia.

Ma, al di là di ogni giudizio sulla persona Guidolin, anche il giudizio sul Guidolin tecnico mi ha sempre lasciato perplesso.
Nel Vicenza ha fatto cose importante, ma odiavo il modo in cui faceva giocare la squadra, alla perenne ricerca del fallo tattico nel tentativo di non fare giocare gli avversari, con metodi leciti e meno leciti.
Le sue stagioni a Bologna hanno avuto una comune caratteristica: partenza a razzo e crollo a primavera.
A Palermo sta accadendo qualcosa di simile, e il suo nervosismo mi fa pensare che sia dovuto anche al fatto che vede pian piano diminuire le possibilità di champions, proprio quest'anno che la Rube manca e Milan e Fiorentina sono partite da penalizzazioni importanti.

In deninitiva, è sicuramente un tecnico preparato, ma perchè le grandi squadre non se lo sono mai filato?
A mio parere è l'allenatore ideale per una società che mira alla salvezza, ma non certo per chi ha mire più alte.
Mi dispiace per il Palermo, ma vedere la delusione scolpita nel suo volto dopo ogni sconfitta mi provoca sempre una piccola gioia.

Prossimamente: un interessante confronto, a cura di PopArtDejaVu, tra il fallo tattico e il fallo di Ron Jeremy.

Formula 1 - le Mclaren spiccano il volo!

Incredibile dimostrazione di forza delle McLaren, già prima in classifica costruttori! Il giovane Hamilton centra il podio alla gara del debutto (dopo essere stato a lungo primo), Alonso guida da par suo e mostra i muscoli di cui madre natura l'ha generosamente rifornito.

Male Raikkonen, protagonista di una fortunosa vittoria, grazie al "tappo" fornitogli in partenza da Heidfeld, che approfitta della manovra scorretta di Kimi per mettersi davanti ad Alonso.

Pessimo Massa, che fallisce la prova del nove: rompe il cambio in prova, cambia il motore prima della gara, parte dall'ultima fila e non riesce nemmeno a superare Barrichello al 14° posto, approfitta dei cambi gomme e arriva 6°. Impalpabile.

Grandissime le Renault, invece, che piazzano un gagliardo Fisichella al 5° posto e ci fanno scoprire il talento cristallino di Kovalainen: Briatore, sei sempre un grandissimo!

Buonissima la prova delle Bmw-Sauber, favorite per il podio finale nel mondiale costruttori, insieme a McLaren e Renault.

I pronostici del mervyn




Empoli - Ascoli 2-1 (Bielanovic, Vannucchi, Del Vecchio aut.)
Atalanta - Fiorentina 0-1 (Toni)
Roma - Milan 7-7 (Totti 3, Ambrosini, Perrotta, Rognaldo 4, Mancini, Kaka, Tavano, Mexes, Jankuloski)
Chievo - Sampdoria 1-0 (Bogdani)
Livorno - Catania 1-0 (Luca Rally)
Udinese - Lazio 0-2 (Pandev, Rocchi)
Cagliari - Messina 0-0
Inter - Parma 0-3 (Rossi, Budan, Materazzi aut.)
Reggina - Siena 2-0 (Bianchi, Amoruso)
Torino - Palermo 1-1 (Comotto aut., Stellone, Turacciolo sbaglia un rigore, segna una doppietta, ma vengono annullate entrambe le reti per "supponenza").

Il punto sul campionato

Giornata interlocutoria per l'Inter capolista, che contro un volitivo Ascoli rischia una clamorosa caporetto: bello e fortunato come sempre il Mancio che, schierando una formazione catenacciara, riesce a portare a casa il risultato minimo col massimo sforzo. Migliore in campo Julio Cesar, e il che è tutto dire.

Gran dimostrazione di forza e salute, invece, da parte delle romane, che coi loro risultati tengono vivo l'interesse per l'esito del campionato, ancora apertissimo.Notizia della giornata l'addio matematico allo scudetto da parte del Milan, proprio nel momento di massima forma: peccato! Del resto, l'ingiusta penalizzazione estiva architettata da Guido Rossi, vero braccio violento della legge Moratti, non dava scampo alla formazione più completa del nostro campionato. Vergogna!

Apertissima la lotta per i posti in Uefa, con un Palermo in palla favorito sulla ridondante Fiorentina e il roccioso Empoli (emozionantissimo codesto derby del granducato di Toscana!).

Sempre emozionante la lotta per non retrocedere, con preziosi passi avanti di Parma, Chievo e Reggina e il definitivo affrancarsi dalle paludi del rischio da parte di un grande Toro.

Certo, c'è da dire che un campionato senza Juventus, Napoli, Genoa, Bologna, Lecce, Bari, Mantova, Triestina, Verona, Vicenza, Treviso, Pro Vercelli, Pro Sesto, Pro Recco, Pro Stata, Pro Stituta, Pro Bono e Pro Prio NON è un vero campionato di Serie A, ma bisogna sapersi accontentare, nell'attesa che la magistratura faccia il suo dovere e la iustitia segua il suo corso.

domenica 18 marzo 2007

Da Di a Do, da Do a Da, da Da a Di


Cosa hanno in comune Baiano, Rambaudi, Kolyvanov, Cappellini, Delvecchio, Chevanton, Bojinov e Vucinic? Sono tutti attaccanti che hanno fatto bene solo quando allenati da Zdenek "simpatia" Zeman.

Non siete prostitute ma vi ricordate di Igor Shalimov? Dove ringraziare Zeman che lo lanciò nel suo "Foggia dei miracoli", e vogliamo parlare di Pavel "un tuffo dove l'acqua è più blu" Nedved? Signori? Chamot? Di Biagio? Jankulovski?

Chi ha lanciato ai massimi livelli Totti, Nesta, Tommasi, Di Francesco?

Sì, sempre lui, il nostro allenatore preferito.

Grazie a Zeman è nato anche Frengo e Stop, uno dei personaggi più riusciti di Antonio Albanese.



Capello, Lippi e Trapattoni possono vantare una cosa del genere?

Ecco alcune commoventi frasi del Boemo:

«Non c’è nulla di disonorevole nell’essere ultimi. Meglio ultimi che senza dignità»

"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente."

"Non è vero che non mi piace vincere: mi piace vincere rispettando le regole."

"Per coprire il campo non esiste un modulo migliore del 4-3-3."

Zeman è stato, è e sarà uno dei principali (pochi) personaggi positivi nel calcio, rischiando e rimettendoci sempre in prima persona.

Per finire, se non convenite col fatto che Zeman è il più grande e spettacolare allenatore di tutti i tempi vuol dire che siete dei gobbi maledetti, oppure che vi bombate o molto più probabilmente tutte e due le cose, ma chi sono io per giudicare le perversioni degli altri?

sabato 17 marzo 2007

Il punto sulla B




Richiamato dall'editoriale della Redazione del Bar dello Sport (in realtà non ne ho letto neanche una riga, mi è bastato vedere una mezza tetta della Canalis per convicermi a far parte del gioco), eccomi qua per fare un punto sull'odierna giornata di serie B.

Nonostante la mia nota fede calcistica per il Bologna, cercherò di affrontare l'analisi in maniera del tutto imparziale e serena.

É necessario però fissare alcuni punti inconfutabili:

  • 1) il Bologna in B non doveva neanche esserci;
  • 2) La Rube ha sempre rubato, ruba tuttora e sempre ruberà;
  • 3) il Napoli è secondo solo grazie a rigori inesistenti gentilmente offerti dagli arbitri.

Chiarito quanto sopra, comiciamo a vedere quanto è successo oggi (tanto la partita della Rubentus è già scritta: i gloriosi colori bianconeri asfalteranno la Triestina per 1-0, grazie ad un gol segnato in fuorigioco e dopo che agli alabardati verranno annullati 2 gol regolari e negati 3 rigori limpidissimi).

Se ieri sera il vostro affezionato (?) Detari si è addormentato convinto che il Bologna (che solo al 92' riusciva a pareggiare la gara interna con il Mantova) non ce l'avrebbe mai fatta a raggiungere la A perchè troppo discontinua, i risultati di oggi ridanno qualche speranza: il Napoli prende 2 pere a Crotone, il Genoa altrettanto a Cesena, Rimini e Piacenza vincono e si fa un bel gruppone.
Come dice il proverbio, "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino".

Ah no, è "mal comune mezzo gaudio". Mi confondo sempre con 'sti cacchi di proverbi....

A ogni modo non c'è una squadra che abbia impressionato a tal punto da ipotecare il secondo posto. Da Napoli a Mantova, tutte hanno delle possibilità.
Il Brescia con la sconfitta di oggi ha abbondanato ogni ambizione di play-off, Cesena e Albinoleffe non ne hanno la voglia, il Vicenza continua a vincere ma è partito da troppo lontano.
Lo Spezia del nostro erotomane preferito JK guadagna punti peziosi per la salvezza, ma in fondo non ci importa una sega della zona-salvezza.

Bene, per oggi è tutto.

Prossimamente: un'interessante parallelo di kermit tra la retrocessione del Bologna e le cavalcate anal di Anastasia Blue.