La domenica appena passata ha consegnato alla storia una squadra epica, imbattibile, eterna. Un team formato da veri campioni, capaci di polverizzare qualsiasi record esistente e di aggiudicarsi la massima competizione nazionale con svariate giornate d'anticipo e ancor più punti di vantaggio. La stagione era partita bene, benissimo, e già a gennaio il gruppo di giocatori (che verranno sicuramente ricordati come i migliori mai appartenuti al club) si era laureato campione d'inverno, stravincendo il derby cittadino, umiliando (com'è giusto che sia) gli antipatici cugini e antagonisti storici. Vittoria dopo vittoria, appariva chiaro a tutti come l'obiettivo designato già dall'inizio della stagione (vuoi per mancanza di avversari all'altezza, vuoi per oggettive qualità) era ormai una formalità che solo il tempo avrebbe procastinato.
Anche la Coppa dei Campioni, trofeo a lungo desiderato e troppo a lungo mancante dalla bacheca di questo grandissimo club, sembrava un obiettivo a portata di mano. Battute sul proprio campo forti squadre di spessore internazionale, il club si avviava pur con qualche affanno a disputare gli ottavi di finale, forte dei favori del pronostico. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco, e al termine della doppia sfida i magnifici ragazzi hanno dovuto loro malgrado abbandonare i campi dorati delle competizioni internazionali, almeno per quest'anno. Ma l'assalto alla Champions League dell'anno prossimo sarà un obiettivo primario.
Tornando all'epopea consumatasi ieri, cosa altro dire se non che per come si è svolta la partita l'impresa appare ancor più eroica e virile? Soltanto negli ultimi scampoli di partita la squadra è riuscita a tornare in vantaggio aggiudicandosi i favori di una vittoria matematica. E lo ha fatto con il suo uomo più rappresentativo, con un calcio da fermo che più ha esaltato la sua freddezza e la sua sempiterna capacità di trascinare le platee dello stadio. Un vero e proprio leader per una vittoria sul campo che resterà nella storia del calcio.
Di fronte a un'impresa così grande, di fronte a uomini così forti, di fronte a questa classe sopraffina, non rimane altro che togliersi il cappello e inchinarsi.
Complimenti, complimenti, complimenti ai campioni...
...di Scozia. Complimenti al Celtic di Glasgow, che ieri ha vinto il suo quarantunesimo titolo, e complimenti a Nakamura, che con una punizione magistrale ha fatto vincere il suo club al 92esimo, regalandogli matematicamente la Scottish Premier League.
Enjoy the free kick:
Anche la Coppa dei Campioni, trofeo a lungo desiderato e troppo a lungo mancante dalla bacheca di questo grandissimo club, sembrava un obiettivo a portata di mano. Battute sul proprio campo forti squadre di spessore internazionale, il club si avviava pur con qualche affanno a disputare gli ottavi di finale, forte dei favori del pronostico. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco, e al termine della doppia sfida i magnifici ragazzi hanno dovuto loro malgrado abbandonare i campi dorati delle competizioni internazionali, almeno per quest'anno. Ma l'assalto alla Champions League dell'anno prossimo sarà un obiettivo primario.
Tornando all'epopea consumatasi ieri, cosa altro dire se non che per come si è svolta la partita l'impresa appare ancor più eroica e virile? Soltanto negli ultimi scampoli di partita la squadra è riuscita a tornare in vantaggio aggiudicandosi i favori di una vittoria matematica. E lo ha fatto con il suo uomo più rappresentativo, con un calcio da fermo che più ha esaltato la sua freddezza e la sua sempiterna capacità di trascinare le platee dello stadio. Un vero e proprio leader per una vittoria sul campo che resterà nella storia del calcio.
Di fronte a un'impresa così grande, di fronte a uomini così forti, di fronte a questa classe sopraffina, non rimane altro che togliersi il cappello e inchinarsi.
Complimenti, complimenti, complimenti ai campioni...
...di Scozia. Complimenti al Celtic di Glasgow, che ieri ha vinto il suo quarantunesimo titolo, e complimenti a Nakamura, che con una punizione magistrale ha fatto vincere il suo club al 92esimo, regalandogli matematicamente la Scottish Premier League.
Enjoy the free kick:
5 commenti:
For it's an old grand team to play for
For it's an old grand team to see
Grande post :D
Il Celtic è L'Inter di Scozia.
E Nakakoso è il suo Ibra.
Vai Celtic!!! :D
ahahahah
Grandissimo Kermit!!
Per un post del genere meriti di esser votato nel contest di Comicus (e sappi che fino ad ora mi sono sempre esentato dal farlo :-)) )
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