Il Bar dello Sport

domenica 18 marzo 2007

Da Di a Do, da Do a Da, da Da a Di


Cosa hanno in comune Baiano, Rambaudi, Kolyvanov, Cappellini, Delvecchio, Chevanton, Bojinov e Vucinic? Sono tutti attaccanti che hanno fatto bene solo quando allenati da Zdenek "simpatia" Zeman.

Non siete prostitute ma vi ricordate di Igor Shalimov? Dove ringraziare Zeman che lo lanciò nel suo "Foggia dei miracoli", e vogliamo parlare di Pavel "un tuffo dove l'acqua è più blu" Nedved? Signori? Chamot? Di Biagio? Jankulovski?

Chi ha lanciato ai massimi livelli Totti, Nesta, Tommasi, Di Francesco?

Sì, sempre lui, il nostro allenatore preferito.

Grazie a Zeman è nato anche Frengo e Stop, uno dei personaggi più riusciti di Antonio Albanese.



Capello, Lippi e Trapattoni possono vantare una cosa del genere?

Ecco alcune commoventi frasi del Boemo:

«Non c’è nulla di disonorevole nell’essere ultimi. Meglio ultimi che senza dignità»

"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente."

"Non è vero che non mi piace vincere: mi piace vincere rispettando le regole."

"Per coprire il campo non esiste un modulo migliore del 4-3-3."

Zeman è stato, è e sarà uno dei principali (pochi) personaggi positivi nel calcio, rischiando e rimettendoci sempre in prima persona.

Per finire, se non convenite col fatto che Zeman è il più grande e spettacolare allenatore di tutti i tempi vuol dire che siete dei gobbi maledetti, oppure che vi bombate o molto più probabilmente tutte e due le cose, ma chi sono io per giudicare le perversioni degli altri?