Il Bar dello Sport

sabato 4 agosto 2007

Sergio Zavoli parla di ciclismo

Su Liberazione di oggi, bella e lunga intervista a Sergio Zavoli sul ciclismo.

L'eccezionale giornalista rievoca l'invenzione dello splendido "Processo alla tappa", parlando dell'Italia e dello sport d'allora, con citazioni di poeti e scrittori.

Dall'intervista, questo stralcio.

D: L'ultimo campione vero del ciclismo?

R: Chi può dirne il nome? Coppi, certamente, per la sua visione epica, quasi metafisica, della corsa; Bartali, per la consapevolezza, forse un pò bigotta, che si vince solo soffrendo; Merckx, per le corse che non ha voluto vincere; Pantani, perché sarebbe stato grande anche senza il suo demone. Non certo Armstrong, che vinto sette Tour senza aggiudicarsi una tappa di montagna!

3 commenti:

jelem ha detto...

con la tappa di montagna il campione ci guadagna :D

s.homer ha detto...

Anche Indurain, se ricordo bene, non era un fenomeno delle tappe montane ma delle cronometro.

mervyn ha detto...

Armstrong di tappe di montagna poteva vincerne tranquillamente 2/3 per tour, con un pizzico di ingordigia e cannibalismo in più e meno contabilità: ne aveva il fisico e le doti.

Indurain era tutt'altro ciclista: alto, grosso, un passista incredibile, allergico agli scatti ma capace di poderose progressioni. Ha insegnato a tutti che per vincere un caziglione di tour bisogna essere generosi.

Certo, accetto scommesse su quanto a lungo riusciranno a vivere. :roll: