Il Bar dello Sport

martedì 31 luglio 2007

Come c@$$o si fa!

Da Alice.it

Colpo di scena: Giuseppe Rossi al Villareal
31 07 2007



Italia addio, o per lo meno arrivederci. Giuseppe Rossi, messo sul mercato dal Manchester United e seguito da diversi club italiani, andrà invece a giocare in Spagna, con la maglia del Villareal.

Già in giornata il procuratore dell'attaccante si era dichiarato fiducioso su una rapida conclusione delle trattative. "Su di lui ci sono soprattutto squadre straniere - aveva detto l'agente Federico Pastorello a Radioblu -. Credo proprio che il suo futuro sarà all'estero". Puntuale, l'annuncio.

Rossi si è legato per sei stagioni al Villareal, che ha pagato il suo cartellino 10 milioni di euro ai Red Devils.

Un altro attaccante italiano che sceglie dunque di espatriare dopo Bianchi (Manchester City), Toni (Bayern Monaco), Lucarelli (Shakhtar) e Pellè (AZ Alkmaar).
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Mi chiedo come sia possibile che NESSUNA squadra italiana si sia degnata di investire 10 milioni per questa promessa che è costata la metà di Oliveira.

Non posso credere che in Italia non ci sia più posto per i pochi giocatori di talento che ci restano, mentre c'è sempre posto per gli scarti, i rifiuti e i ricicli degli altri campionati.

Ma che razza di dirigenti ci sono in Italia? Una volta che si poteva spendere poco e avere qualità non si è operato, sono solo buoni ad andare a comprare i baby talenti degli altri paesi, si ammazzano per Pato che costerà molto più del doppio di Rossi.

Ed intanto il campionato italiano si impoverisce ulteriormente.

Ma tanto si sa che la colpa è solo della diversa tassazione negli altri paesi.

lunedì 30 luglio 2007

Finito il tour...

...non resta che chiedersi chi l'ha vinto!

Dovremo infatti aspettare chissà quanto, chessò, tipo eventuali strascichi dell'Operacion Puerto, o analisi fatte tre mesi fa dall'UCI.

Sì, perché magari quei mattacchioni vogliono fare una bella sorpresina ai loro amicissimi del Tour, e fare uscire qualche magagnetta fra un pochino, così da vendicarsi dal ruolo che i francesi gli hanno rifilato...quello di incapaci nella lotta al doping....

Ché se tu decidi sanzioni ulteriori rispetto a quelle dell'UCI, implicitamente dici che quelle non bastano.

Personalmente, a me non dispiace che il "Pollo" sia stato mandato a casina.

Se ti sottrai ai controlli, dicendo che eri lì e invece sei là (come fa s.homer con sua moglie), mi deve venire il sospetto che stai combinando una birichinata, ovvero che ti ha rabito il Subcomandante Marcos per una sgambata.

Viste le condizioni delle strade in Selva Lacandona, escluderei la seconda ipotesi...

sabato 28 luglio 2007

Tricotillo mania (porci con le mèches)

A parte una leggera antipatia che comunque non va mai oltre la violenza fisica nei confronti di bresciani, gobbi, psicologhe, boy scout, bilanisti, metallari, giocatori di baseball, impiegati statali, centravanti brasiliani, cattolici hardcore, intellettuali, vegetariani, omosessuali, meridionali (per me i cremonesi sono già terroni), avvocati, femministe, spezzini, leghisti, quelli da centro sociale, gabber, gli islamici che vengono qui e cercano di rubare le nostre donne e i nostri giocatori, i francesi, Chas, gli albanesi, e circa il 98% delle persone che conosco, mi sono sempre reputato una persona di vedute aperte e progressiste. Però secondo me i calciatori con le mèches andrebbero sterminati.

Perché ci si dimentica spesso che il calcio è sì un gioco, ma dall'alta valenza morale. E non è bello che un calciatore, esempio anche per milioni di bambini che cresceranno con il sogno di diventare da grandi ignoranti come delle merde, ma ricchi da far schifo e capaci di trombarsi le veline, si faccia vedere con i capelli scoloriti. Perché a questo mondo certe piccole ed innocue debolezze come la zoofilia (se l'animale è consenziente, ovviamente) o il delitto d'onore sono assolutamente accettabili e perdonabili (son ragazzi, in fondo), ma uscire con le mèches è un peccato intollerabile e che andrebbe combattuto, magari punito con l'ergastolo.

Come la droga, l'AIDS, o l'essere gobbi, è la disinformazione la debolezza entro cui si insinuano queste piaghe sociali. E sulle mèches (che recenti studi hanno dimostrato essere in tutto e per tutto una malattia paragonabile all'herpes vaginale) non c'è mai stato il dovuto impegno sociale nel cercarlo di combattere.

In passato ci sono stati degli illuminati precursori che hanno cercato di sensibilizzare la cultura occidentale come la conosciamo con delle lezioni di vita. Come ad esempio Daniel Passerella, noto pedagogista e amico dei bambini, famoso per come aveva imposto rigidi canoni per il taglio di capelli ai suoi giocatori, quando allenava la nazionale argentina. Con le esclusioni eccellenti di giocatori come Batistuta e Redondo (famoso l'aforisma come apostrofò l'ex stagista del Bilan, un capolavoro di saggezza ed arguzia: "Fernando, con quei capelli mi sembri una checca").

Ma, proprio come per le retrocessioni d'ufficio nei confronti della Jubentus, come si suol dire, non si fa mai abbastanza.

Le mèches sono prima di tutto un problema sociale, e di quelli gravi. Non stiamo parlando di discussioni da bar, futili e sciocche, come ad esempio se Inzaghi e Gilardino possono convinvere (secondo me sì, ma non adottare dei bambini), ma di una piaga che rovina le menti dei calciatori, li spinge a comportamenti aberranti, e a rovinare le loro carriere.

Prendete l'esempio di Beckham, che da quando s'è fatto lo mèches, lui, castano naturale, s'è trasformato da "più forte crossatore del mondo" in "Coco d'Inghilterra". O Vieri, che da centravanti titolare dell'Inter e della nazionale, in seguito alla decolorazione dei suoi capelli, è passato subito dopo in oscure squadrette di provincia, con passato in serie minori.

Fior fiore di giocatori si sono rovinati a questo modo. E tutto per una malattia che con la giusta informazione, le dovute precauzioni, e delle addestrate squadre della morte sguinzagliate contro coloro che si decolorano i capelli, potrebbe essere sconfitta.

Se tenete quindi ai vostri campioni, amate la vostra squadra, e siete degli idealisti seguaci di questo sport, alle prime avvisaglie di decolorazione dei capelli dei vostri calciatori preferiti, usate l'intimidazione e la vendetta trasversale per impedire loro di continuare.

Forse vi beccherete qualche denuncia e la nomea di violenti. Ma in fondo anche per tutti gli altri precursori come Galileo Galilei, Gesù, e Peter North non è stato semplice all'inizio. Specie per Peter North. Ma questo, come si suol dire, è un'altra storia.

venerdì 27 luglio 2007

Uno sguardo sulla Asian Cup 3


No comment sulla sconfitta del Giappone contro l'Arabia Saudita. Certo che affidare una nazionale che dovrebbe essere valorizzata da un coach moderno a un rudere 70enne Trapattoni-style... E purtroppo mi sa che porterà il Giappone ai prossimi mondiali, sempre che non muoia di vecchiaia. Resta un pregevole gol in acrobazia di Abe, quello del provvisorio 2 a 2 (e la pronta risposta dell'attaccante saudita Malek Maaz, autore di una doppietta -secondo gol fenomenale).

Comunque, dicevamo: pronostici ribaltati (e gufate inutili): finale mediorientale Irak - Arabia Saudita (con i secondi favoriti, ma con l'Irak nel ruolo della cenerentola a la Danimarca 1992) e terzo e quarto posto tutto far east col classico derby (domani) Giappone Corea.

I gol delle semifinali:


Arabia Saudita 3 - Giappone 2 (notare la vergognosità della difesa giapponese)



Irak 0 - Corea del Sud 0 (Irak vince ai rigori)

Marketing for dummies

(la terza maglia del Toro, collezione 2007/2008)
Che è, sashimi?

giovedì 26 luglio 2007

Sorpresa!

La prestidigitazione è un'arte...



Ho detto un'arte!

Formula 1


McLaren assolta: bene! E ora dominio incontrastato su classifica piloti e costruttori! :clap:















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Tour de France


Che bello, dopo Vinokourov, Rasmussen. Lasciando perdere Basso e Di Luca.

Ma sono sicuro che il carneade Contador e gli ex bracci armati di Armstrong Evans e Leipaimer sono puliti come vergini iraniane!!!







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mercoledì 25 luglio 2007

Ogni tre angoli un rigore

Estate.

Non c'è il campionato. Non ci sono le coppe. Non mi voglio disintossicare dal calcio (e comunque posso smettere quando voglio). Guardo tutte le amichevoli più insignificanti, col Partizan, con una rappresentativa altoatesina, con la nazionale olimpica cinese. Spendo settanta euro per la maglietta del centenario interista, quella con lo stemma della DC, in tessuto sintetico, logo e concept studiati con Oliviero Toscani. Passo le notti guardando la Coppa America. Cerco su Youtube i gol di Messi. Guardo la Coppa d'Asia. Seguo tutte le fasi della preparazione dell'Inter sul sito ufficiale. Leggo ogni mattina sulla Gazzetta tutte le notizie calcistiche più insignificanti, compresi i rebus di Galliani e il suo quesito della Susi ("quale giocatore è extracomunitario però potrebbe anche non esserlo, si alza la mattina con l'oro in bocca, e quando ci sono io, non c'è lui, ma quando c'è lui non ci sono io?"). Su Sky mi guardo tutte le interviste di Oriali. Scrivo su di un blog che parla di calcio. Applaudo Materazzi che manda a cagare Emerson. Sul telefonino mi scarico lo special di Sky sui Mondiali 2006. Leggo sui rotocalchi di Coco che va a fagiane. Passo il tempo su di un forum a leggere notizie calcistiche. Mi guardo il dividì celebrativo dello scudetto dell'Inter della Gazzetta. Leggo il blog di diversi giornalisti sportivi, o pseudotali. Mi appassiono alla telenovela Chivu. Passo le domeniche pomeriggio con gli amici a tirare calci a un pallone...

No, fermiamoci qui. Fermiamo la sequela di associazioni mentali calcistiche a io che prendo palla e cerco di dribblare i miei amici.

Quest'anno mi sono tolto uno sfizio, o meglio, ho coronato un sogno che avevo fin da bambino: ho eliminato l'orto che teneva mio padre, e mi sono fatto un campo da calcetto privato. Due porte, regolamentari of course, qualche linea, erba tenuta con cura come non mi capitava dal liceo, quando si fumava nei bagni. Ho ripreso a giochicchiare spesso con gli amici a calcetto, dalle partitelle vere e proprie fino al vecchio gioco del "volo", che non facevo da anni.

Sulle prime pensavo che fosse una bella maniera per soddisfare la mia dipendenza da calcio, come fanno i drogati con il metadone, ma poi, ritornando a giocare dopo qualche anno, e riguardando la sfilza di azioni che paiono normali ma non lo sono affatto citata ad inizio post, beh, mi sono chiesto se davvero giocare a calcio mi piaccia perché tifo una squadra, con tutto il baraccone che ne consegue, o se in fin dei conti la passione per questo sport e le sue diramazioni mediatiche non dipendano che dal fatto che mi piace dare calci ad un pallone. E la risposta, specie nel tardo pomeriggio, quando il sole comincia a mollare la sua marcatura, e io sono solo in mezzo al campetto a cercare di colpire la traversa, proprio come facevo vent'anni fa, non può essere che una.

Non sono interista, e non sono tifoso, per l'atmosfera di San Siro, per quelle maglie nerazzurre vestite da Matthäus, Figo, Bergomi, Berti, o Simeone. Non mi piace il calcio per la sigla epica della Champions, i gol spaziali che si vedono negli highlights. Non solo, quantomeno. Sono tifoso, e interista, e mi piace il calcio perché poco rende più felice un bambino della sensazione che ti dà la palla che viaggia sull'erba, spinta dai tuoi calcio. Solo che il più delle volte me ne dimentico. Ma non dovrei farlo, non dovremmo farlo, nessuno di noi.

Poi l'estate finirà, tornerà il "grande" calcio, e io, come ogni anno, come da molti anni, come farò per sempre, continuerò a guardare tutte le partite della mia squadra in televisione, a sbavare sopra le Nike Mercurial Vapor, la scarpa che te lo fa diventare lungo 45 cm, ad andare a San Siro a ubriacarmi di caffé Borghetti e spendere dieci euro per tre castagne quando viene novembre. Mi rimetterò sotto, come un piccolo operaio del tifo, e ligio al dovere, continuerò a fare le mie mansioni e a pagare i miei dazi.

Però, fintanto che ho un prato per fare giocare il bambino che è in me, un pallone da prendere a calci, e qualche amico con cui fare due tiri, che tutta quella paccottiglia che hanno costruito sopra al calcio vada pure a cagare.

Ogni tre angoli un rigore. Chi segna va in porta. E quando succede, direi proprio che mi sento bene. Ma bene bene.

SGUB!!! La maglia ufficiale del centenario dell'Inter

Dopo gli errori della prima fornitura, ecco finalmente la maglia ufficiale del centenario riveduta e corretta:

Uno sguardo sulla Asian Cup 2

Sarò brevissimo: Tutti i pronostici fatti qualche giorno fa sono stati pienamente rispettati. Le due sfide più dure (Giappone - Australia e Corea del Sud - Iran) si sono protratte fino ai rigori, e hanno visto trionfare le due compagini dell'estremo oriente (i cui portieri si sono letteralmente superati), di fatto candidate alla vittoria finale. Gli altri due quarti hanno visto primeggiare l'Iraq (rivelazione) contro lo scarso Vietnam e l'Arabia Saudita contro il modesto Uzbekistan.

Le semifinali, quindi, saranno Giappone - Arabia Saudita (sfida vera, prevedo un bagno di sangue: chiunque vincerà la gara avrà speso delle energie che in finale possono essere preziosissime) e Corea del Sud - Iraq (l'Iraq difficilmente riuscirà a battere i vecchi volpini Coreani, ormai con la Coppa tra le mani).

L'appuntamento è per Giovedì con i commenti alle semifinali e uno sguardo alla finalissima.

Di seguito, i gol di questi quarti di finale:


Iraq 2 - Vietnam 0


Giappone 1 - Australia 1 (Giappone vince ai rigori)


Corea del Sud 0 - Iran 0 (Corea del Sud vince ai rigori)


Arabia Saudita 2 - Uzbekistan 1


E adesso una chicca: i migliori 10 goal (finora) della Asian Cup. Indovinate chi c'è al primo posto?





lunedì 23 luglio 2007

Da un estremo all'altro (ovvero: chi troppo e chi niente)

In questi giorni, a guardare Ancelotti e Mancini, sembra davvero di assistere ad uno strano gioco della parti, degno di un film simbolo degli anni '80 come "Una Poltrona per Due", o di tante storie dei comics americani incentrate sulla battaglia tra l'eroe e il suo opposto: Superman contro Bizarro, Spider-Man contro Venom, Flash contro il Professor Zoom e via discorrendo.

Da un lato, abbiamo l'allenatore campione d'Italia, che ad una rosa già ricchissima di campioni ha visto aggregarsi un grande giocatore come Suazo, una promessa davvero interessante come Jimenez e il "roccioso" Rivas, e che ciononostante non è soddisfatto. Vuole anche Chivu, perché "Per i grandi giocatori qui da noi c'è sempre spazio", e magari Emerson, visto che il centrocampo, a suo parere, è incompleto.

Dall'altro, l'allenatore campione d'Europa, Carlo Ancelotti, che davanti alla campagna cessioni del Milan (visto che di sicuro non si può chiamare campagna acquisti, almeno al momento) non perde l'aplomb, non si preoccupa e non chiede nulla. Si unisce al ritornello dirigenziale del "La rosa è competitiva anche così", da perfetto aziendalista quale è sempre stato.

E così si va da un estremo all'altro: da una parte, una rosa talmente sovrabbondante da costringere, già così, a dolorose scelte che rischiano di far diventare una polveriera lo spogliatoio quando ci sarà da compilare le liste per la Champion's (anche in virtù delle nuove regole UEFA, di cui l'Inter non sembra preoccuparsi troppo, continuando a puntare sempre e solo sui calciatori stranieri), e che si vorrebbe addirittura ampliare ancora. Dall'altro, una rosa che è sì campione d'Europa, che può sì contare su due acquisti fatti a gennaio di grande spessore come Oddo e Ronaldo (due fattori che tanti ingrati tifosi milanisti forse dovrebbero considerare maggiormente, invece di piangere come se i rossoneri fossero una compagine di quart'ordine), ma che comunque sembra avere gli uomini contati, soprattutto in alcuni ruoli chiave.

E in mezzo ai due litiganti, il terzo (Ranieri) gode. Gode con una campagna acquisti di grande livello che porta la Juventus tra le legittime pretendenti alla zona Champion's (se non addirittura al titolo; non è facile, ma considerando l'assenza di impegni infrasettimanali non è neanche del tutto impossibile), cosa che pochi credevano possibile per una squadra appena tornata nel calcio che conta dopo una stagione in purgatorio.

Come finirà lo scopriremo solo vivendo, certo un pò di pragmaticità piemontese, in quel della Milano calcistica, probabilmente farebbe bene.

Mondiali under 20: Vince l'Argentina



A distanza di 2 anni l'argentina si conferma campione del mondo under 20.

Nella finale con la Repubblica Ceca si impone 2-1 con gol di Fenin (RC), Aguero (A) e Zarate (A) al 41’.

Nella finale per il terzo posto i giocatori del Cile, tra un puttanone e l'altro, trovano il tempo per battere l'Austria 1-0 (gol di Martinez).

Capocannoniere e miglior giocatore del torneo è stato eletto l'argentino Sergio Aguero.

Mondiali di F1 e Motogp.

Sarò breve: sono depresso. T___________T





















Scherzi (scherzi?!?!!!) a parte, mi felicito per il buon momento della Ducati e, da rossista, non posso dichiararmi pronto al suicidio: Rolling Stoner mi piace da quando ruzzolava una curva sì e l'altra no in 250 ed è sicuramente meglio di tutti i Biaggi, Pedrosa e Hayden di questa terra. Peccato per il vecchio leone Capirex, pare evidente ora che l'incidente a Barcellona 2006 gli abbia strappato dalle mani un titolo che poteva essere suo, con un po' di buona sorte in più. E speriamo che Macio finisca davvero in Ducati e ci faccia capire se davvero abbiamo trovato in Stoner il nuovo Rossi o uno dei carneadi alla Criville o Hayden (ma temo di sapere già la risposta... ;-) ).

Per quanto riguarda Vale, continuo a considerarlo il pilota più forte dall'invenzione della ruota e dopotutto va ricordato che in mezzo a qualche sfiga e, perchè no, qualche errore di troppo, resta pur sempre quello che ha portato un team moribondo a 2 primi e 2 secondi posti in 4 anni: una media eccellente, migliore di quella di Schumy in Ferrari.


Parlando del dio delle ruote scoperte, viene in mente la Ferrari di oggi e scappa una lagrima: Michael ora sarebbe primo con una dozzina di punti di vantaggio sui maccalarenisti e sul portatore d'acqua di turno.

Chissà, Felipe o Kimi potrebbero anche vincerlo il mondiale, soprattutto se la spy story evolvesse in maniera tragica per Dennis e soci, ma sarebbe un mondiale alla Hayden: l'odiato (da me) Fernando Alfonso è l'unico pilota col pelo sullo stomaco in pista, capace di tirare fuori le palle anche quando la macchina è inferiore, non solo quando ci ha un missile sotto al culo.


A.

giovedì 19 luglio 2007

Uno sguardo alla Coppa Asia 1


Archiviata (con una vittoria concreta a poco spettacolare del Brasile) la Copa America, resta ancora una competizione di rango internazionale che, sotto il sole cocente di luglio, vale la pena di seguire: la Afc Asian Cup. Sì, ok, in realtà ci sarebbe anche il mondiale U20, ma da quando il Giappone è stato ignominiosamente eliminato ai rigori da una Repubblica Ceca che più catenacciara non si può, meglio cambiare canale.

Questa Coppa Asiatica, giunta ai quarti di finale (i primi due si giocano domani) sta riservando delle sorprese niente male: le squadre di alto rango, come Giappone, Australia, Corea e Cina, hanno stentato, soprattutto nelle prime giornate: colpa delle condizioni climatiche avverse (la manifestazione viene ospitata da quattro nazioni: Vietnam, Indonesia, Tailandia e Malesia, rinomate per il clima umidissimo). Ma colpa anche dei sempre più martorianti campionati di un certo livello, che non permettono ai giocatori più importanti (di cui sono piene le squadre forti) di rifiatare un po'.

Abbiamo così assistito alla clamorosa eliminazione della Cina (finalista all'ultima Coppa Asia) a favore del meno titolato Uzbekistan, o alla clamorosa debacle Australiana contro Oman (pareggio acciuffato al novantesimo) e Irak (un secco 3 a 1). Il Giappone dopo un avvio stentato (1 a 1 contro il Qatar) ha saputo inanellare due vittorie secche, contro Emirati Arabi Uniti e Vietnam. Anche la Corea del Sud si è dovuta inchinare al Barhain.

Ai quarti di finale, a causa di questi stranissimi risultati, sono state accoppiate squadre che nei pronostici della vigilia dovevano incontrarsi ben dopo. Il primo quarto di finale, Australia - Giappone, sa infatti di finale anticipata. Da un lato gli esordienti alla Coppa Asia (plurivincitori della Coppa Oceanica e freschi di trasloco in confederazione asiatica), dall'altro i Campioni in carica, vincitori di ben 3 edizioni della Coppa nelle ultime 4 manifestazioni. Come se non bastasse, l'ultimo precedente tra le due squadre grida vendetta al cielo: un 3 a 1 che L'Australia ha ribaltato negli ultimi minuti, dopo aver perso per 1 a 0 per gran parte della gara (gol di Nakamura).

Gli altri quarti sono suggestivi ma molto più facilmente pronosticabili: se Iran - Corea sembra la sfida più tosta, è facile azzardare due vittorie nette per L'Arabia Saudita (contro L'Uzbekistan) e per L'Irak contro il Vietnam (quarto di finale, questo, tra due rivelazioni - cenerentole).

Vi informeremo con gli ultimi sviluppi dall'estremo oriente. Intanto beccatevi la splendida bordata da fuori area di Nakamura, contro il Vietnam.

Prime amichevoli estive


Sono iniziati i ritiri delle 2 squadre che l'anno prossimo (Napoli permettendo) si divideranno tutti i trofei in Italia, in Europa e nel mondo.
Vediamo come si stanno allenando ad umiliare gli avversari.

Nel primo test stagionale l'Inter batte 3-0 la nazionale olimpica cinese, i gol sono stati di Cruz (su rigore) , Solari ed Adriano.



La Juventus nella prima amichevole della stagione batte il Mezzocorona (C2) per 5-0, con reti di Boumsong, Trezeguet, Salihamidzic, Palladino e Marchionni.

mercoledì 18 luglio 2007

Rifondazione rossonera


"Abbiamo la squadra campione d'Europa più Ronaldo, siamo a posto così" "Il Milan è una squadra vecchia, va rifatta".

Questi sono i due principali partiti di opinione sul mercato del Milan, da una parte la dirigenza che un po' per il "braccino corto" un po' per sottolineare i propri meriti pensa che basti al massimo un attaccante (ma solo perché sono partiti Oliveira e Borriello) per allestire una squadra competitiva per l'anno prossimo.

Dall'altra c'è chi è convinto che Milanello sia "la Baggina", Milan Lab la piscina miracolosa di Cocoon e che serva rifondare la rosa in quanto non affidabile.

Io mi posiziono a metà, la leggenda della difesa vecchia è dura a morire, salvo poi scoprire che i centrali sono più giovani di quelli dell'Inter e che il centrocampo ha una età media sotto i 30 anni.

Le lacune della squadra, a mio avviso, sono da riscontrarsi nella mancanza di un portiere magari non miracoloso ma sempre affidabile, di un esterno di sinistra che dia garanzie sia nella fase difensiva che in quella offensiva, in uno o due centrocampisti "di ricambio" e in un attaccante di valore internazionale da affiancare a Ronaldo, e che consenta l'arretramento di Kakà, in quanto Gilardino non da garanzie tecniche e Inzaghi non le da fisicamente.

Se veramente Galliani comprerà "solo" un grande attaccante (mi fa ridere però vederlo paragonare Pato, come nome ed importanza, ad Eto'o, Ronaldinho, Drogba e Sheva) sono convinto che a gennaio correrà ai ripari, d'altronde anche l'anno scorso era convinto che Bonera e Simic potevano dare il cambio a Cafù e che Oliveira e Borriello non avrebbero fatto rimpiangere Sheva.

L'unica cosa sicura è che se il Milan venderà con la stessa abilità con cui ha venduto in questo mercato, farà una grande squadra.

lunedì 16 luglio 2007

Uno sguardo alla Copa America 5



Grazie ad un sontuoso Ayala, il Brasile vince la quarantaduesima edizione della Copa America.

Lunedì 16 luglio 2007
Finale 1° posto

Brasile-Argentina 3-0



Domenica 15 luglio 2007
Finale 3° posto

Messico-Uruguay 3-1






Sull'ottimo blog di calcioltreoceano c'è un sondaggio sul gol più bello di questa edizione, eccovi i candidati:

venerdì 13 luglio 2007

Sergio Aguero "el Kun"


La manifestazione che ha si sta svolgendo in Canada sta mettendo in mostra diversi giovani talenti, uno di questi è sicuramente l'argentino dell'Atletico Madrid Sergio Aguero.

Wikipedia dice di lui:

Sergio Leonel Agüero del Castillo (Quilmes, Argentina, 2 giugno 1988)

Aguero, detto "el Kun" da suo nonno per la sua somiglianza con un personaggio dei cartoni animati giapponesi, è un attaccante, più esattamente una seconda punta ma può giocare anche da trequartista.

Ha esordito a 15 anni nel campionato argentino, battendo il record di giocatore più giovane ad aver mai esordito nel "Campionato di Apertura", "scippandolo" ad un giocatore del calibro di Diego Maradona.

Ha partecipato e vinto il Mondiale Under 20 del 2005 con la selezione Argentina, nella finale vinta si è procurato un rigore che ha poi deciso l'incontro con la Nigeria.

Nel 2006 si è trasferito all'Atletico di Madrid, il club biancorosso ha versato all'Independiente 28 milioni di dollari (21.8 milioni di euro). Il trasferimento più costoso del calcio argentino.

Ecco alcuni suoi numeri:

giovedì 12 luglio 2007

Uno sguardo alla Copa America 4


Mercoledì 11 luglio 2007
1ª semifinale

Uruguay-Brasile 6-7 (d.c.r.)




Giovedì 12 luglio 2007
2ª semifinale

Messico-Argentina 0-3

mercoledì 11 luglio 2007

La grande organizzazione calcistica dell'Ucraina.

Come è noto da tempo l'Italia ha perso la corsa per aggiudicarsi Euro 2012, ora sappiamo il perchè:

Da tuttomercatoweb.com

Ucraina 2012: prima di quella data si legalizzerà la prostituzione
11.07.2007 16.17 di Ilario Imparato

L'Ucraina potrebbe legalizzare la prostituzione prima del campionato europeo di calcio del 2012, che ospiterà' assieme alla Polonia. La proposta viene da uno dei consiglieri piu' ascoltati dal presidente Viktor Iushenko, l'ex campione mondiale di pugilato Vitali Klicko. Secondo Klicko, che e' consigliere presidenziale per lo sport non che' membro del partito di Iushenko 'Nostra Ucraina', ''gli europei potrebbero rimanere scioccati dai comportamenti degli ucraini: le nostre strade sono piene di prostitute e di beoni''. La legalizzazione, ha spiegato l'ex pugile, porterebbe la prostituzione nelle case, ed e' una soluzione più' facile che non divieti e rastrellamenti. Per il campionato europeo si attendono migliaia di visitatori, e le 'lucciole' locali non si faranno comunque sfuggire il grande affare che si prospetta. La proposta di Klicko sta gia' suscitando polemiche a Kiev, riferisce il sito Newsru.Ua: le associazioni femminili e la chiesa ortodossa si sono dette assolutamente contrarie.




Una "lucciola" locale

lunedì 9 luglio 2007

Uno sguardo alla Copa America 3

Gli ultimi risultati dei gironi e dei quarti di finale:


Mercoledì 4 luglio 2007
GRUPPO A, terza giornata

Perù-Bolivia 2-2

Venezuela-Uruguay 0-0


Giovedì 5 luglio 2007
GRUPPO B, terza giornata

Brasile-Ecuador 1-0




Messico-Cile 0-0


Venerdì 6 luglio 2007
GRUPPO 6, terza giornata

Colombia-Usa 1-0

Argentina-Paraguay 1-0




Domenica 8 luglio 2007
Quarti di finale

Brasile-Cile 6-1



Venezuela-Uruguay 1-4




Lunedi 9 luglio 2007
Quarti di finale

Messico-Paraguay 6-0



Argentina-Perù 4-0




giovedì 5 luglio 2007

Perché prendere Tevez, K'w'i'n't'a'l'o'o'o', Lucarelli o almeno Ciccio Baiano


Moratti: nostro mercato non e' finito


"Ma Crespo non ha torto quando parla di troppi attaccanti"



(ANSA)-ROMA,28 GIU- "Crespo puo' aver ragione quando dice che in attacco siamo troppi, ma la nostra campagna acquisti-vendite non e' ancora finita": cosi' Moratti. Il patron dell'Inter si e' poi detto tranquillo sull'indagine in corso riguardante il trasferimento di Suazo dal Cagliari e ha confermato di non essere stato ascoltato sull'inchiesta delle plusvalenze. Tornando al mercato, Moratti ha rivelato che Tevez non e' piu' un obiettivo dell'Inter, mentre gli attriti con Adriano "sono superabili". T___________________T



Moratti, riattaccati ai pali del telefono, o per noi è la fine!!! T_____________T

Perché prendere un Te(vez) o perlomeno una camomilla... T__T


Maracaibo, 12:56
CALCIO, INTER: PER CRESPO TRE SETTIMANE DI STOP

L'attaccante dell'Inter e della nazionale argentina Hernan Crespo dovrà rimanere fermo per tre settimane. Lo ha riferito il medico della "Albiceleste", De Agostino, dopo l'ecografia a cui il giocatore è stato sottoposto in seguito all'infortunio muscolare alla coscia destra riportato nel match contro la Colombia. Per Crespo, quindi, la Coppa America è finita. Svanisce anche la speranza di giocare l'eventuale finale. L'attaccante, 32 anni, era alla prima partecipazione nella competizione continentale. Per lui tre gol in due partite e il sorpasso a Diego Armando Maradona: 35 reti per Valdanito, 34 per l'ex Pibe de Oro. (04/07/2007) (Spr)

Perché prendere Tevez, K'i'l'o'o'o', Cassano o almeno Pietro Paolo Virdis


Inter, folla in attacco

Crespo: "Saremo troppi"

L'attaccante lancia l'allarme: "E' arrivato Suazo, potrebbe esserci anche Tevez, qualcuno dovrà partire". Su nazionale e coppa America: "Siamo la squadra da battere e la cosa non ci preoccupa"

Anche il suo compagno di squadra Tevez sogna di approdare all'Inter.
"Lo so. Tevez è giovane. È un grande talento".
Lo può paragonare a un attaccante del campionato italiano?
"Non mi viene a mente nessuno. Tevez è una punta "diversa". Ma è forte. Il problema magari è che..."
Che?
"È arrivato Suazo, si pensa a Tevez. Siamo tanti in attacco. Qualcuno dovrà anche andare via, giusto?"




Sì, e io un'idea ce l'avrei!!!! <_<


A.

mercoledì 4 luglio 2007

Perchè prendere Tevez, E't'o'o'o', Sceva o almeno Dario Hubner


Infortunio muscolare per Crespo
Mar 03 Lug, 10:25 AM


(ANSA) - MARACAIBO (VENEZUELA), 3 LUG - Argentina qualificata per i quarti di finale della Coppa America, ma infortunio per il bomber biancoceleste Hernan Crespo. L'attaccante dell'Inter si e' fatto male calciando il rigore che ha permesso all'Argentina di pareggiare il gol in apertura del colombiano Perea, e ha dovuto abbandonare il terreno di gioco. Non si conosce, almeno per ora, l'entita' dell'infortunio muscolare, ma Crespo ha dichiarato: "So che lo staff tecnico fara' il possibile, ma ho bisogno di un miracolo".

Fonte: http://it.eurosport.yahoo.com/03072007/2/infortunio-muscolare-per-crespo.html

martedì 3 luglio 2007

Uno sguardo alla Copa America 2


Ecco i risultati degli ultimi giorni:

Venerdì 29 giugno 2007

Gruppo C, prima giornata

Argentina-Usa 4-1




Paraguay-Colombia 5-0


Domenica 1 luglio 2007

GRUPPO A, seconda giornata

Venezuela-Perù 2-0

Bolivia-Uruguay 0-1



Lunedì 2 luglio 2007
GRUPPO B, seconda giornata

Brasile-Cile 3-0



Messico-Ecuador 2-1


Martedì 3 luglio 2007
GRUPPO C, seconda giornata

Stati Uniti-Paraguay 1-3

Argentina-Colombia 4-2